lunedì 20 giugno 2016

Cuba: parte3

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Luogo: Isola di Cuba
Quando: Febbraio 2007

Dopo aver trascorso un paio di giorni a visitare Havana con tutte le sue peculiarità e contraddizioni, abbiamo ritirato l'auto a noleggio e iniziato il viaggio con i nostri amici Monica e Luigi.

Scorrono i Km sull'autopista ( la highway cubana) che è l'unica via ad "alta velocità" di Cuba. Denominarla ad alta velocità è corretto anche se è costellata da buche e folcloristici personaggio disseminati lungo la strada che vendono prodotti che raccolgono direttamente, prevalentemente platani.

Siamo a Trinidad!
Abbiamo percorso molti Km sull'Autopista che è l'unica grande via ad "alta velocità" di Cuba, che collega Havana fin  La seconda foto ritrae una coppia in un periodo che era ormai un ricordo.... In realtà è una foto che ho scattato ad un quadretto in una prima Casa Particulares, dove abbiamo soggiornato a Trinidad e che ritrae dei parenti dei proprietari ( probabilmente i genitori) molto giovani e spensierati. Probabilmente è una foto scattata prima dell'embargo e prima della rivoluzione. I bei vestiti e l'aria molto rilassata tende a far pensare ad un periodo pre-Rivoluzione.
Arrivati a trinidad, abbiamo conosciuto un giovane che si è proposto come "guida" turistica. In realtà era un custode in una scuola elementare e fuori dal lavoro, accompagnava quando riusciva e in maniera illegale, i turisti in giro. Ci siamo affidati per tutto il giorno a lui e il prezzo pattuito è stato ben ripagato. Ci ha fatto fare un giro in tutta la bellissima Trinidad ( patrimonio dell'Unesco ) entrando in spiegazione e contesti non prettamente turistici. Per fare un esempio, ci ha portato a visitare uno dei tanti negozi, dove il governo, faceva finire gli aiuti umanitari che provenivano dall'europa.
Purtroppo spesso, i prodotti venivano rivenduti a prezzi irraggiungibili per il cambio locale agli stesse cubani. DI questi solo pochi possono acquistarli, mentre la maggior parte, utilizza eusti negozi per rivendere i prodotti avuti dai turisti. i "regali" che gli occidentali invia

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